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le Macroterme

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A partire dal 1991 coltiviamo alcune varietà selezionate di macroterme, quali Ibridi di gramigna, Zoysia spp., Paspalum vaginatum, Stenotaphrum secundatum, ovvero specie che prediligono climi molto caldi e quindi con esigenze climatiche consone a tutta la fascia costiera ed al Mezzogiorno. La differenza sostanziale tra le macroterme e le microterme (Festuca, Lolium, Poa, ecc..) molto usate fino ad ora nel nostre paese è data dalle temperature ottimali di crescita: per le macroterme l'optimum varia fra i 27° e i 35° C, mentre per le microterme varia fra i 16° e i 24° C. Ne consegue che le microterme vegetano ottimamente nelle sole zone a clima fresco umido poiché in estate al superamento dei 30° C soffrono il caldo e divengono più suscettibili a disidratazione, malattie fungine, calpestio, ristagni idrici ed il loro potenziale di recupero è limitato. Diversamente le specie macroterme esprimono il loro maggior potenziale a temperature ben più elevate arrivando a vegetare anche a 42° C e mostrando una resistenza alla siccità genericamente maggiore. Ciò vuol dire che nei mesi estivi saranno particolarmente resistenti alle avversità e dotate di un ottimo potenziale di recupero. Le specie macroterme presentano rizomi e/o stoloni, ovvero organi di propagazione laterale che, a differenza delle microterme, consentono la colonizzazione di nuove aree o di quelle eventualmente diradate, ovvero sono in grado di ripristinare la loro densità. Le macroterme hanno inoltre un apparato radicale più profondo (40/50 cm) tale da poter attingere in modo migliore l’acqua dagli strati più profondi del suolo, contrariamente alle microterme che non raggiungono normalmente strati più profondi di 20/25 cm. Tutte le macroterme, qualora esposte stabilmente a temperature basse (+8/10° C) cominciano ad entrare in uno stato di semi dormienza, caratterizzato da riduzione della crescita e della colorazione, arrivando successivamente ad azzerare la crescita ed ingiallendo totalmente il fogliame una volta raggiunti 0° C. Qualora si voglia mantenere comunque la sola colorazione verde del manto erboso si potrà applicare una apposita vernice vegetale atossica in grado di colorare i tessuti secchi per tutto l'inverno. Effettuando invece una trasemina con una specie microterma quale il Lolium perenne, si godrà anche della crescita e dell'aspetto di quest'ultimo per tutto l'inverno per poi lasciare nuovamente il posto alla macroterma nei periodi caldi. La resistenza all’usura di alcune macroterme è incredibilmente superiore a quella delle microterme: valutandola con la macchina che simula il calpestio, muovendosi in cerchio fino a che l’erba muore, le sottoelencate specie muoiono dopo:

  • 300 giri Festuca rubra
  • 600 giri Poa pratensis
  • 700 giri Festuca arundinacea
  • 900 giri Lolium perenne
  • 6.000 giri Ibridi di Cynondon
  • 16.000 giri Zoysia

L'esperienza mondiale ed anche la nostra sperimentazione hanno dimostrato la superioritá, tra le macroterme, degli ibridi sterili rispetto alle varietá da seme, pertanto coltiviamo varietá che si propagano esclusivamente per via agamica (stoloni o rizomi) e non attraverso sementi; per permettere il loro impianto anche a coloro che non volessero affrontare la spesa del PRATOPRONTO®, siamo attrezzati con macchine speciali in grado di piantare velocemente vaste estensioni (campi sportivi, golf, parchi ecc.).